Ma noi non ci vogliamo fermare qua: non ci basta creare oggetti nuovi, vogliamo anche dare novella vita a oggetti che ormai nella mentalità comune hanno finito il loro ciclo vitale; in altre parole, vogliamo ridare vita alla cosiddetta "munnizza", da qui il nome del nostro laboratorio: "MOON IT’S". Questo nome rinchiude in sé tutta la logica che sta dietro al nostro progetto creativo, perché pur riproducendo nel suono la parola "munnizza", a livello etimologico, rivela come la monnezza sia per noi “la Luna” …qualcosa di prezioso e bello. Inoltre, è nostra volontà creare una commistione di generi, materiali e stili che possano rappresentare a pieno la poliedricità culturale della nostra isola e la nostra tradizione artigianale, non a caso il nome della nostra bottega ha un costrutto e un significato siciliano, delle parole inglesi e un suono vagamente arabo. Riprenderemo vecchie tecniche ma agiremo anche, con la nostra presenza, sull’ambiente urbanistico circostante; un paesaggio urbano che riprende le sue vecchie vestigia e si rivaluta attraverso di esse, riscoprendo le proprie origini e così la sua natura. La rinascita della bottega artigianale, che è un luogo di elaborazione e produzione, e non solo di smercio di prodotti asettici e standardizzati, riscopre, infatti, l’antica tradizione siciliana e palermitana di raggruppare a livello urbanistico le maestranze e i luoghi di produzione, processo che si sta in questo momento riproducendo dando il via alla tanto agognata rivalutazione del centro storico. Siamo due artigiani che vogliono riprendere possesso della propria capacità lavorativa, ognuno con la sua specificità e le sue capacità. C’è William, pittore e scultore; c’è Fabrizio che si occuperà del riciclo e riutilizzo di vecchi mobili e oggetti in disuso. Naturalmente speriamo che dalla condivisione degli spazi nasca anche una condivisione di saperi e capacità, per cui, pur avendo ognuno di noi le proprie caratteristiche peculiari, ci impegneremo a creare sempre nuovi progetti con cui integrarci fra noi e costruire il "nostro" modo di esserci.